Gruppo Alpini Varese
La storia insegna che, durante la Prima Guerra Mondiale, l’organico dei battaglioni Alpini e delle batterie da montagna, raggiunse le ottanta unità complessive determinando la chiamata alle armi di numerosi giovani varesini, prevalentemente inquadrati nel 4° Reggimento Alpini. Al termine del primo conflitto mondiale, i reduci, memori della solidarietà nata nelle trincee, decisero di dar vita nel 1931 al Gruppo Alpini di Varese. Ricordiamo tra i fondatori: Alesina, Bianchi, Biroldi, Bonato, Dittamo, Maroni.
Successivamente molti altri si aggiunsero alle fila del Gruppo, tra questi, nomi noti anche nella vita cittadina, come: Capponi, Giorgetti, Vanoletti, Zoni, Zacco, Cristofaro, Meazza, Sarti, Minazzi; alcuni di loro assunsero anche cariche nella costituita Sezione Provinciale A.N.A del 1932.
La figura più rappresentativa e più amata del periodo è senza dubbio l’artigliere da montagna Don Antonio Riboni, più noto con il soprannome di “Pà Togn”. Fu il primo padre spirituale degli Alpini di Varese dal 1935, degnissimo rappresentante dei cappellani militari che annoverano tra le loro fila anche il più recente e noto Don Carlo Gnocchi.
Pà Togn incominciò a radunare gli amici Alpini per l’adempimento dei doveri religiosi, dando origine alla tradizionale “Pasqua dell’Alpino” che ancor oggi viene sentitamente celebrata, anche in Sua memoria.
Molti Alpini del nostro Gruppo furono chiamati, tra il 1935 e il 1936, a combattere la guerra d’Africa, di loro oggi resta solo un caro ricordo perché tutti sono andati avanti.
Dal 1940 l’attività dell’Associazione, che allora si chiamava “10° Reggimento Alpini“ si limitò a tenere i contatti con i giovani e i meno giovani, chiamati alle armi poiché era iniziato il secondo conflitto mondiale. La tragedia della guerra e le difficoltà del periodo post-bellico, pareva avessero cancellato lo spirito di corpo che aveva animato la fondazione dell’Associazione Nazionale Alpini nel 1919, ma fortunatamente le idealità erano solo assopite, non perdute.
I Gruppi risorsero grazie all’opera instancabile di soci fondatori e rifondatori e anche il Gruppo di Varese riprese l’attività per opera di alcuni benemeriti, tra i quali i fratelli Antonio e Giampiero Sarti, Ricotti, Lolla, Tamborini, Gallini, Mazzuchelli, Nicora e Verna.
Nell’aprile del 1949 la Sezione di Varese organizzò un importante Raduno interregionale di Penne Nere: molti reduci delle due guerre si trovarono così in fraterna cordialità con un reparto in armi del rinato Esercito Italiano.
Pà Togn, l’indimenticabile cappellano, andò avanti nell’anno 1963 e gli successe Don Tarcisio Pigionatti, cappellano degli Alpini e anche dei Vigili del Fuoco, sacerdote di grande personalità, reduce dal fronte Greco-Albanese e anch’egli andato avanti nel 1997. Sua fu, nel 1974, l’idea di costruire una Via Sacra che porta all’Altare delle Tre Croci al Campo dei Fiori, dedicata a tutte le specialità delle Forze Armate e proprio su questa salita è stata posizionata una lapide a suo ricordo.
Durante gli anni cinquanta, sessanta e settanta il varesotto fu un copioso bacino di reclutamento per le truppe alpine portando il Gruppo di Varese a consolidarsi numericamente.
Nel 1976 gli Alpini d’Italia sono chiamati a soccorrere le popolazioni del Friuli colpite dal grave sisma, non in una “delirante iniziativa”, come qualche giornale di parte ebbe a scrivere, ma in una coordinata e concreta collaborazione con i Friulani, ricca di lodevoli risultati. Diversi Alpini del Gruppo di Varese lavorarono presso il cantiere N° 9 di Cavazzo Carnico, con varie mansioni, tra cui l’importante incarico di coordinare le attività di altre Sezioni. L’organizzazione preparatoria e logistica fu curata con scrupolo e grande dedizione da Lino Insalaco, Alpino socio del Gruppo di Varese e allora segretario dell’omonima Sezione. L’impegno Carnico fu premiato con la” Girometta d’oro”, prestigioso riconoscimento “bosino”, a riprova che gli Alpini sono motivo di orgoglio per la città di Varese.
Nel 1980 grazie alla volontà dell’allora Presidente della Sezione, Gen. Giacomo Ferrero, venne costituito il Coro A.N.A. “Campo dei Fiori”.
Il Coro, diretto, sin dall’inizio, dal maestro Aurelio Baioni, riscuote lusinghieri riconoscimenti in Italia e all’estero e accompagna ogni importante manifestazione del Gruppo di Varese.

Negli anni ’90 si costituisce una “Squadra di Protezione Civile”, a cui aderiscono molti Soci che si prodigano a favore di popolazioni colpite da ogni genere di calamità: incendi, alluvioni, terremoti e molto attivi nella prevenzione e nella salvaguardia delle zone ambientali a rischio, oltre ad operare in collaborazione con il Soccorso Alpino. La Squadra entra a far parte del nucleo di Protezione Civile della Sezione di Varese.
Dal 1982 ci sono stati numerosi interventi solidali concretizzatisi con significative donazioni ad associazioni di volontariato, enti religiosi, missioni e comunità di assistenza con l’obiettivo di portare avanti l’alpinità che da sempre ci contraddistingue. In merito a ciò nel 2004 il Gruppo di Varese ha contribuito alla costituzione della Sezione Varesina di A.I.L. – Associazione Italiana lotta alle Leucemie. Molti soci del Gruppo partecipano attivamente alla vita di tale organizzazione.

Le attività tradizionali e continuative del Gruppo sono:
- la “Pasqua dell’Alpino “, istituita, come già accennato, da “Pa Togn” negli anni trenta.
- la partecipazione annuale al raduno nazionale dell’A.N.A. e al 2° Raggruppamento, precedentemente organizzato come Raduno del 5° Reggimento Alpini
- la partecipazione a tutte le manifestazioni commemorative nazionali
- la deposizione, in occasione della commemorazione dei defunti, di un fiore sulle tombe di ognuno dei nostri Soci “andati avanti”.
- la concretizzazione del pensiero rivolto ai nostri “veci” con l’invito ai Soci over 75 all’annuale “Pranzo dei sempre verdi” offerto, presso la nostra sede, il sabato precedente all’adunata nazionale.
- la partecipazione alla Raccolta del Banco Alimentare, e alla Giornata del Banco Farmaceutico, iniziative benefiche di livello nazionale.
- la “Festa della Montagna”, manifestazione voluta per commemorare tutti i Caduti senza Croce che si svolge, dal 1975, al Campo dei Fiori nel periodo di Ferragosto. Senza dubbio il maggior impegno del Gruppo che porta una grande visibilità sul territorio e permette l’attuazione di molti interventi solidali, fedeli al motto di “Onorare i nostri morti aiutando i vivi”

• dal 1987 l’organizzazione dell’annuale gara di Marcia e Tiro, inserita nel calendario sportivo sezionale.

- il Gruppo è arricchito, dal giugno del 1981, da un Notiziario che trimestralmente inoltriamo a tutti i Soci e alle Autorità del territorio. Racconta il nostro vivere associativo, anche a chi non può partecipare fattivamente alle attività del Gruppo.
- dal 2006 la collaborazione, durante “La giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” organizzata dal Comune di Varese, con la preparazione della cioccolata per oltre mille bambini delle scuole cittadine.
- dal 2012 la proposta da parte del Gruppo di un annuale ciclo di incontri culturali “Il Caffè degli Alpini” dedicati a temi di forte attualità, rivolti ai Soci e alla cittadinanza.
- dal 2015, in collaborazione con i Monelli della Motta, l’organizzazione della Cena Solidale “Aggiungi un pAsto a tavola” a favore delle mense cittadine per i poveri e di Associazioni del Territorio

Il “Concerto di Natale” che, dal 1987, il Coro ANA “Campo dei Fiori” esegue per il tradizionale scambio degli auguri alla Chiesa della Motta.
Il Concerto è cronologicamente l’ultima manifestazione importante nel corso dell’anno e rappresenta una sorta di “consuntivo morale” delle attività del Gruppo, poiché durante la cerimonia vengono distribuite le beneficenze ad Associazioni di volontariato.
Tra le assegnazioni di particolare rilievo, ricordiamo: la Fiat Panda e la Fiat Punto a Croce Rossa Italiana; il Fiat Doblò all’AVIS di Varese; il Fiat Doblò ad A.I.L. Sezione di Varese; il Fiat Ducato ad ANFASS Varese e altre compartecipazioni per l’acquisto di automezzi destinati ad altre Associazioni (Polha e OAMI)
Sei Alpini del Gruppo: Monsignor Tarcisio Pigionatti, Gen. Giacomo Ferrero, Armando Speroni, Siro Fontanella, Vitaliano Mascioni, Gianfranco Mombelli – sono stati insigniti nel corso degli anni del “Premio Pa’ Togn”, istituito dalla Sezione di Varese nel ricordo dell’emerito cappellano Don Antonio Riboni. Tale riconoscimento, annuale, è stato istituito per premiare un socio di provata e schietta “alpinità”, che si sia distinto per la dedizione alla “causa alpina” e abbia acquistato benemerenze in iniziative di solidarietà.
Altri eventi che ci hanno visto protagonisti e promotori di iniziative importanti per il nostro Gruppo sono stati:
- nel 2001 il Gruppo, con lo scopo di ricordare i propri reduci, ha organizzato una manifestazione dal significativo titolo “Alpini sempre”. All’evento, effettuato presso il Salone Estense del Municipio, sono stati invitati tutti i nostri reduci per consegnare loro un attestato di riconoscimento per quanto fatto nel periodo bellico e post-bellico. Erano presenti invitati illustri quali il Sen. Piero Pellicini membro della Commissione della Difesa del Senatore, il presidente della Sezione Alpini di Trieste Piero Chiapolino, la M.A.V.M. (Medaglia d’Argento al Valore Militare) Nelson Cenci come varesino d’adozione e grande rappresentante di tutti i Reduci e la Sig.ra Diana Giani figlia di Niccolo’ Giani M.O.V.M (Medaglia d’Oro al Valor Militare) di cui si fregia il nostro Vessillo Sezionale.
- nel 2016 abbiamo celebrato l’85° anniversario del nostro Gruppo e per l’occasione redatto e stampato un libro che raccoglie aneddoti e resoconti della nostra storia.

- nel 2019, anno del centenario della nostra Associazione Nazionale, il Gruppo ha celebrato la ricorrenza imbandierando la Torre Civica di Piazza Monte Grappa con un tricolore di oltre 30 metri.

- nel 2019, in occasione del Secondo Raggruppamento Alpini a Piacenza, e in concomitanza del 25esimo anniversario della scomparsa di Don Vittorio Pastori “Don Vittorione”, abbiamo messo a dimora una quercia memoria del nostro concittadino.

- 23 febbraio 2020 Scoprimento della Targa Via Nelson Cenci quando abbiamo riabbracciato virtualmente Nelson Cenci celebrandolo con l’intitolazione a cura del Gruppo di una Via nei pressi dell’Ospedale di Circolo.
- 16 ottobre 2021 in occasione del 90° anniversario della fondazione del Gruppo, si è concluso un percorso che ha avuto avvio con l’inizio della pandemia (23 febbraio 2020) quando, intitolando una via cittadina all’Alpino Nelcon Cenci il Gruppo Alpini di Varese promise di sistemare l’adiacente area verde realizzando uno spazio aperto a tutti. In occasione del nostro 90esimo compleanno è stato inaugurato e consegnato ufficialmente alla città il “Bosco dei Poeti Nelson Cenci”. Con il lavoro degli Alpini del Gruppo l’area verde è infatti ora completa di vialetti, panchine e installazioni che consentono a tutti di leggere e godere di alcune delle più belle poesie di Nelson Cenci. Non manca un piccolo spazio zen e una installazione all’ingresso che ricorda l’opera e l’anniversario del Gruppo Alpini Varese
Tutto ciò per non dimenticare i 90 anni trascorsi e soprattutto per riconfermarsi nei valori di alpinità che caratterizzano i Soci, gli amici e gli aggregati e per riprendere lo slancio per i prossimi 90 anni! In questo Parco ci ritroveremo ogni anno il 26 gennaio per commemorare la “Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini” coinvolgendo gli alunni delle scuole cittadine.

- 23 maggio 2024 50° anniversario dell’inaugurazione delle Tre Croci e della Via Sacra.
Da un’idea di Monsignor Tarcisio Pigionatti, il 23 maggio 1974 in occasione della Festa dell’Ascensione, il Comitato Tre Croci inaugurò le rinnovate Tre Croci e la Via Sacra che porta all’altare stesso, dedicata a tutte le specialità delle Forze Armate e a ricordo dei Caduti senza Croce. Cinquant’anni dopo ci siamo ritrovati nello stesso posto per RICORDARE pregando, i luoghi, le persone e coloro che hanno fortemente voluto tutto questo. - Un capitolo a parte è da considerarsi, come per ogni Gruppo, il periodo dell’emergenza sanitaria mondiale per il COVID 19 durante la quale i Soci hanno fatto in modo, ognuno per quanto possibile, di mettersi a disposizione della Comunità.
Per tutto quanto fatto in quel periodo al Gruppo sono state conferite:
-la Medaglia di Benemerenza “Il tempo della gentilezza” in Classe di Bronzo Durante una solenne cerimonia del Comitato di Varese della Croce Rossa per il contributo durante la pandemia che ha rappresentato un faro di speranza per la nostra comunità.

– la Martinella del Broletto, ovvero la massima onorificenza cittadina, a chi ha messo il proprio tempo e impegno per la gestione dell’hub vaccinale della Schiranna nei difficili mesi della pandemia.

Parte preziosa del Gruppo di Varese sono anche i sacerdoti che hanno portato la “penna nera” e che ora sono impegnati in terre lontane in attività missionaria: Padre Augusto Baldrati di cui attualmente non abbiamo notizie e Padre Mauro Serragli, comboniano, attualmente attivo nella parrocchia di Castel San Giovanni a Piacenza, ma che ha prestato la sua opera per diversi anni in Africa.
Nel 1970 il notaio Giuseppe Bonazzola, amico di Sandro Sorbaro Sindaci e Franco Mazzuchelli, decise di donare agli Alpini di Varese l’edificio che divenne la sede definitiva della Sezione e del Gruppo, condivisa anche con gli amici dello Sci Club Escursionisti Campo dei Fiori. Nel 2012, in occasione dell’80° di fondazione del Gruppo, la sede è stata rinnovata con un’architettura più attuale.
Sinteticamente questa è la storia del nostro Gruppo Alpini.
Tante sono le persone che hanno partecipato alla vita sociale in questi anni e di ognuna di esse portiamo un ricordo particolarmente fiero e caloroso.

Microsoft Word – 2024 STORIA DEL GRUPPO.docx
GRAZIE a ogni singolo Alpino per aver reso importate il Gruppo di Varese nell’ambito cittadino e non solo.